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Tonight, the American auto industry is back

Che nelle prime fasi del discorso sullo stato dell’Unione il Presidente americano Barack Obama abbia voluto rimarcare l’importanza del rilancio dell’industria dell’auto statunitense fa senz’altro parte di una strategia elettorale. Il suo scopo evidente  è quello di assicurarsi i voti di molti lavoratori incerti sul proprio futuro, ma rappresenta anche la pietra angolare di un sistema governato dalle potenti lobby dell’acciaio, della gomma e del petrolio che, incuranti della crisi ecologica globale, si limitano a perpetrare l’imposizione delle proprie logiche di accumulazione del capitale. Questa ostinazione risulta interamente a scapito della possibilità di un cambiamento vero, che porti alla sincera presa coscienza da parte di coloro che abitano il “primo mondo” che il “giocattolone” a quattro ruote figlio della Rivoluzione Industriale si è rotto e che è giunto davvero il momento di rivedere i propri stili di vita…

A questa breve riflessione introduttiva è doveroso far seguire le parole esatte pronunciate dal presidente, in modo che ognuno possa farsi un’idea e trarre le proprie conclusioni sulla scarsa lungimiranza americana e sulla miopia politica che limita la visione solo alla ciclicità degli appuntamenti elettorali.

L’invito infine è a riflettere sull’incapacità umana di imparare (o perlomeno ricordare) le lezioni scritte nei libri di storia, compensate ampiamente dal senso di sazietà di coloro che si cibano di sfilze di zeri su bilanci aziendali.

Enjoy!

B. Obama: “Il giorno della mia entrata in carica la nostra industria automobilistica era sull’orlo del collasso. Alcuni dissero persino che l’avremmo dovuta lasciar morire. Con un milione di posti di lavoro sul piatto, mi sono rifiutato di consentire che ciò accadesse. In cambio di aiuto abbiamo chiesto responsabilità. Abbiamo fatto in modo che lavoratori e produttori di automobili appianassero le loro differenze. Abbiamo ottenuto la ristrutturazione e il rinforzo del settore industriale. Oggi General Motors è di nuovo sulla vetta come prima azienda mondiale produttrice di automobili. Chrysler è cresciuta più rapidamente negli Stati Uniti rispetto a qualunque altra compagnia produttrice di auto. Ford sta investendo miliardi in fabbriche americane. E nell’insieme l’intero settore industriale dell’auto ha aggiunto quasi 160,000 posti di lavoro.

Noi scommettiamo sui lavoratori americani. Noi scommettiamo sull’ingegnosità americana. E stanotte l’industria automobilistica americana è tornata“.

Per la versione integrale del discorso clicca qui.

Original version

B. Obama: “On the day I took office, our auto industry was on the verge of collapse. Some even said we should let it die. With a million jobs at stake, I refused to let that happen. In exchange for help, we demanded responsibility. We got workers and automakers to settle their differences. We got the industry to retool and restructure. Today, General Motors is back on top as the world’s number one automaker. Chrysler has grown faster in the U.S. than any major car company. Ford is investing billions in U.S. plants and factories. And together, the entire industry added nearly 160,000 jobs.

We bet on American workers. We bet on American ingenuity. And tonight, the American auto industry is back”.

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