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Classifica delle città “Eco-mobili”. Bologna al 6°posto

E’ stato presentato anche quest’anno il rapporto 2011 di EuroMobility sulla mobilità sostenibile italiana. Nella classifica delle città più virtuose in materia di spostamenti sostenibili è Torino ad aggiudicarsi il primato italiano, seguita da Venezia e Milano. Solo sesta Bologna, dietro Parma (5°posto) prima fra le città emiliano romagnole.

Secondo i dati forniti da EuroMobility la città di Bologna ha un indice di motorizzazione (poco più di 50 veicoli ogni 100 abitanti) sotto la media nazionale (60,67 su 100 abitanti, fra le più alte d’Europa), ma registra un’alta densità veicolare (con 1400 veicoli per kmq), ben oltre la media italiana (828). Nella media invece il numero dei motocicli: circa 13 ogni 100 abitanti.

Per quanto riguarda invece i servizi di mobilità sostenibile è da registrare il calo della flotta del car-sharing bolognese (30 vetture per il 2010, contro i 40 degli anni precedenti). Pessimi i risultati sul fronte del bikesharing. Bologna non figura mai fra le prime venti posizioni sia per numero di mezzi che per numero di utenti. Per questo dato, in regione fa meglio di tutti Reggio Emilia, con 33 utenti e 4 biciclette ogni 10mila abitanti. Sul fronte della qualità del traspsorto pubblico, Bologna si posizione nelle prime  dieci posizioni: nona per numero di vetture per abitante e sesta per numero di viaggi annui per abitante.

Pedonalità e ciclabilità. Sul piano delle aree pedonali Bologna è al 18° posto con meno di 0,5 mq per abitante. Quarta invece per le aree a traffico limitato (ZTL) con 8 mq per abitante. Sul versante delle piste ciclabili il primato resta in regione, con ben quattro città emiliane romagnale in testa. Prima Reggio Emilia con 28 km di pista ogni 10mila abitanti, a seguire Modena (7 km), Forlì e Ferrara. Solo 17° Bologna, con appena 2,5 km.

Cattivi i risultati sul piano della sicurezza stradale e della qualità dell’aria. L’indice di mortalità (morti/incidenti ogni 100 abitanti) a Bologna è sopra la media nazionale (attestata a 1,64 decessi), in media inceve quelli dell’incidentalità (1,24 incidenti ogni 100 abitanti). Preoccupanti anche i dati della qualità dell’aria, con sistematici sforamenti delle pm10 oltre i limiti Ue consentiti.

In generale i dati forniti da EuroMobility su scala nazionale non sono incoraggianti, che restano pessimi se confrontati al resto d’ Europa. L’Italia resta un paese con una scarsa vocazione verso la mobilità sostenibile. Unico dato incoraggiante, di questo rapporto 2011 è un leggero aumento dell’uso della bicicletta e del trasporto exstra-urbano, forse anche a causa della crisi economica.

Scarica la presentazione del rapporto 2011 e il comunicato stampa

1 Comment

  1. Situazione sfasata. Penso che siamo per moltissimi, se non per tutti, nessi connessi alla realtà europea, di conseguenza mi sembra che questa classifica avrebbe più senso se fosse fatta comprendendo tutte le città europee, non solo per quelle italiane.
    Pure se fosse europea, non sarebbe compiuta secondo me, se mancasse dei parametri per indicare una realtà vivibile, almeno vivibile Infatti il miglioramento relativo in percentuale o assoluto, non vuol dire molto per i polmoni, specie quelli dei bimbi.

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