La sicurezza non è urgente
La sicurezza stradale di ciclisti e pedoni è condivisibile, ma non urgente. Gli emendamenti a tutela degli utenti deboli della strada presentati dai parlamentari Bratti e Motta che, se discussi nelle recenti sedute del 30 giugno e del 7 luglio della Commissione Trasporti della Camera, sarebbero potuti essere inclusi all’interno delle “Disposizioni in materia di sicurezza stradale”, sono stati rinviati a data da destinarsi. Nonostante un’ampia condivisione dei temi, una maggioranza trasversale ha chiesto il ritiro degli emendamenti agli onn. Bratti e Motta spostandone l’esame ad una non precisata “riforma complessiva del codice della strada”. Eppure le proposte emendative in questione risultano articolate in proposte di legge trasversali presentate nella legislatura corrente da parlamentari della lega Nord, primo firmatario on. Guido Dussin, del PD, primi firmatari on. Carmen Motta e Alessandro Bratti, e dell’UDC, primo firmatario on. Angelo Compagnon. Il Presidente FIAB, Antonio Dalla Venezia dichiara: “E stata persa una grande occasione per incidere davvero sul problema della sicurezza stradale ed in particolare su quella dell’utenza debole”. Gli fa eco il Responsabile Sicurezza della FIAB, Edoardo Galatola che, in una nota al Presidente e alla Vicepresidente della IX Commissione Trasporti della Camera, rispettivamente Valducci e Velo ha evidenziato come, “la Consulta Nazionale della Sicurezza Stradale, non più tardi del 15 maggio scorso, ha individuato la scarsa tutela di ciclisti e pedoni come il problema principale da risolvere nel contesto dell’incidentalità dei centri urbani (metà dei morti in città sono persone a piedi e in bicicletta)“. Inoltre – ha ribadito Galatola – “i principi informatori del Codice della Strada (art. 1 comma 2) prevedono che: “Le norme e i provvedimenti attuativi si ispirano al principio della sicurezza stradale, perseguendo gli obiettivi: di ridurre i costi economici, sociali ed ambientali derivanti dal traffico veicolare; di migliorare il livello di qualità della vita dei cittadini anche attraverso una razionale utilizzazione del territorio; di migliorare la fluidità della circolazione”.