A “Ruota libera “: il 6 dicembre a Bologna
Sei in coda sulla tangenziale, sei in coda ormai da quindici minuti, forse venti chissà.
Sei abituata a vivere in coda, ti hanno abituata a vivere la coda come ‘naturale’, eppure tutti nella pubblicità, da Richard Gere in là corrono con l’auto liberi e sempre soli, nei deserti, sui ghiacciai, in Tibet. Sì, in Tibet, perché ?
Nel mezzo del casin di mezza sera,
mi ritrovai in una coda oscura:
che la ruota libera era smarrita.
Anonimo XXI sec.
A “Ruota libera ” : tutti con Richard Gere il 6 dicembre a Bologna
Sei in coda sulla tangenziale, sei in coda ormai da quindici minuti, forse venti chissà.
Sei abituata a vivere in coda, ti hanno abituata a vivere la coda come ‘naturale’, eppure tutti nella pubblicità, da Richard Gere in là corrono con l’auto liberi e sempre soli, nei deserti, sui ghiacciai, in Tibet. Sì, in Tibet, perché ?
Viaggiano da Montecarlo a Saint Moritz, senza incontrare mai nessuno, mentre Carlà scende dall’ennesima ‘musa’ per andare a chissà quale ricevimento, parcheggiando in un parcheggio kilometrico totalmente vuoto.
Con i budget televisivi dell’inno alla libertà inesistente dell’Auto-immobilista si potrebbe finanziare la ricerca sull’idrogeno o sulle nuove batterie, mentre sei ancora in coda e ti saltano nervi ed appuntamenti, soprattutto dal parrucchiere, insopportabile.
Sei in coda ancora, ma alla prima uscita, sterzi a destra, esci dall’ingorgo, rallenti, parcheggi sotto un albero.
Sei ferma. Rifletti.
Chiudi gli occhi e respiri profondamente.
Anzi non troppo profondamente perché con le polveri sottili e le emissioni varie che ci sono, è peggio.
Diciamo che respiri moderatamente e ti ritorna in mente sorridente Richard Gere che ti porta in Tibet, ma in bicicletta.
L’ultima pubblicità sul Suv della Kia sta svanendo nei tuoi ricordi mentre ad occhi chiusi Richard Gere ti accompagna in bicicletta sui tornanti verso il Tibet, verso il Potala.
Automobili e libertà. Mito e rito, chissà perché non l’hanno chiamata “L’auto della libertà”, invece che “Pdl”, sarebbe moòlto più trendy.
Suv e veicoli ecologici. Progettazione e manutenzione delle strade e delle autostrade e delle città per l’automobile, pardon ‘immobile’. Politica dei trasporti.
Il rapporto fra spazio e veicolo, il rapporto fra veicolo e passeggeri. Tasse di circolazione. Costo delle autostrade. Libertà di circolazione e diritti dei pedoni urbani. Pedoni urbani? Sì, poi pedoni di campagna, di parco, di giardino, della montagna, pedoni sportivi, pedoni calciatori, tutti con diritti personalizzati, specie protette, in particolare quest’ultima ma il pedone urbano ‘communis’, no. Lasciato in balia della libertà dell’auto, rischia l’estinzione.
Libertà di movimento ‘psicho’ e libertà di ‘coda’. Rumore, barriere antirumore, splendide sculture postmoderne. Colonne e code in diverse geometrie e topologie.
Catena di montaggio, progettazione dell’auto. Filiera dei componenti. Controllo dei costi.
Inquinamento atmosferico e cambio del clima. Petrolio e geopolitica del. Conflitti e qualche scaramuccia molte volte esteticamente ‘guerreggiata’. Vacanze, camper, roulotte, Introiti finanziari per lo Stato, Ecocarburanti, Crisi alimentare.
E naturalmente crescita e decrescita.
Due miliardi e quattrocento milioni di cinesi ed indiani aspettano impazienti il loro turno per godere della ‘libertà’ dell’auto e fare un giro con Richard Gere. Su questo ok degli indiani, qualche problema con gli automobilsiti cinesi.
La nostra auto-immobilista cerca di tracciare qualche connessione nel bel mezzo di questo puzzle e la rete si estende, si dilata, mentre l’ingorgo mentale supera e travolge quello reale.
L’ingorgo sulle strade è solo la punta dell’iceberg del vero ingorgo strutturale che la “catena auto-petrolio”, ha generato sul globo.
Duecentocinquantuno milioni di auto circolanti in Europa, 641 milioni nel mondo di cui ben 34 milioni in Italia. Di un record possiamo vantarci, siamo la nazione con il più alto tasso di auto per abitante, naturalmente dopo Montecarlo.
Per dire Italia 592 auto per 1000 abitanti, Olanda 444.
Guarda come distanziamo l’Olanda, che centri con la bicicletta?
La nostra auto-immobilista non si è fatta pregare, esce dall’auto e corre in bicicletta dietro a Richard Gere che a grandi pedalate guida la grande manifestazione a “Ruota libera” del 6 dicembre a Bologna.
Tutti con Richard Gere a Bologna a “Ruota libera”.
Sabato 6 dicembre alle 16 dal Nettuno con lui Richard, il paladino delle “libertà”.
Oscar Marchisio www.ilprovinciale.net