ILIKEBIKE.IT

5xmille  
I Like Bike
Salva Ciclisti

Andate altrove

 

Non indifferente la campagna partita da Roma a cura del coordinamento Di traffico si muore. Si tratta, si legge sul sito, “di ciclisti urbani, utenti leggeri della strada e persone determinate a cambiare l’attuale modello di mobilità cittadina. Di traffico si muore è nato spontaneamente nel novembre del 2009 sull’onda dell’emozione per la morte di Eva Bohdalova, grazie all’iniziativa di un gruppo di ciclisti romani stanchi di morire uno ad uno durante i propri leggeri, civili, sani ed ecologici spostamenti quotidiani.”
Con casco o senza!

ultim’ora

“La campagna – precisa Giacomo del coordinamento Di traffico si muore – è tutt’altro che sopra le righe. Ogni atto comunicativo va contestualizzato e il “contesto Roma” evidentemente merita un approccio “ruvido”.
Se si va in giro per le strade di Roma in bici (o a piedi) ci si accorge che l’avvertimento in sé non è “surreale” quanto si possa pensare: un turista abituato alle normali norme stradali e di convivenza (per esempio il rispetto da parte di chi guida degli attraversamenti pedonali) rischia molto più di un “autoctono” abituato alla follia del traffico romano.
Bisogna ricordare prosegue Giacomo che “Eva è stata uccisa su Viale dei Fori imperiali, che pur trovandosi tra Colosseo e piazza Venezia, a poche centinaia di metri dalla sede del Comune di Roma – quindi in una zona turistica per eccellenza – ogni giorno vede sfrecciare a tutta velocità (i ciclisti del coordinamento hanno rilevato velocità fino ai 101 chilometri all´ora) migliaia di automezzi, in barba al codice e a qualsiasi norma di convivenza civile.
Il 30 di marzo, a pochi metri dal palo dove è morta Eva, è stato investito e ucciso un turista giapponese, come al solito nel silenzio più totale dei media e nell’indifferenza delle istituzioni.

Ecco perché i turisti vanno avvisati. Ecco perché questa campagna ha un indubbio carattere sociale e, uscita il 21 aprile, in occasione del compleanno di Roma, serve proprio a tentare di scuotere le coscienze di tutti, istituzioni e cittadini.”

Leave a Response