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A caccia di biciclette

Si è fatta medicare al Pronto Soccorso di Lodi Pina Spagnolello, Consigliera nazionale FIAB e presidente di Ciclodi-FIAB, colpita al braccio da un pallino sparato da un cacciatore, mentre rincasava in bicicletta al termine di una cicloescursione domenicale.
Il fatto è accaduto ieri a Lodi oggi, primo giorno della stagione di caccia in Lombardia, verso le ore 18.20. Un gruppo di una cinquantina di ciclisti ciclisti stava pedalando in una zona molto frequentata da lodigiani in bici e a piedi, di fianco al Parco Belgiardino, all’interno del Parco Adda Sud. Da qui comincia uno dei percorsi più belli che si inoltrano nel parco Adda Sud e portano anche alle ciclabili del Canale Muzza.
“Stavamo tranquillamente pedalando – racconta Pina Spagnolello – quando abbiamo sentito uno sparo e subito ho sentito male al braccio. Ci siamo fermati e ci siamo messi a gridare, chiedendo ai cacciatori di venire fuori. 

Invece sono arrivati solo i cani. Passato lo spavento ho visto un buco nel braccio sinistro e del sangue: niente di grave, per fortuna, ma potevano colpirci in faccia o negli occhi!”
“Non è possibile – prosegue Spagnolello, che domani mattina sporgerà denunica contro ignoti – che sia consentito a dei cacciatori sparare all’interno di un parco a pochi metri da strade percorse da ciclisti e pedoni. Più avanti abbiamo incrociato una famiglia con due bambini. Questi fatti non devono più accadere!”
Sugli spari ad altezza d’uomo interviene il Presidente della FIAB, Antonio Dalla Venezia, che dichiara: “Aprire la caccia a settembre quando è ancora stagione turistica e consentire che si spari in zone frequentate da escursionisti a piedi o in bicicletta è una cosa inaudita. E se il fucile utilizzato dall’incauto cacciatore non fosse stato a pallini? Chi verifica l’abilità dei cacciatori? Occorre rivedere la norma sulle distanze di sicurezza e in tutti i casi aumentare i controlli”.

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