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Intervista al Prof. Franco Merni

Giovedì 8 maggio scorso si è tenuto presso la Biblioteca Centralizzata del Polo Scientifico-Didattico di Rimini, il terzo ed ultimo appuntamento del ciclo di incontri “Conversazioni sulla mobilità sostenibile” promossi dall’Assessorato alla Mobilità della Provincia di Rimini e dal Polo Scientifico-Didattico di Rimini dell’Università degli studi di Bologna. E’ stato presentato il libro di Carlo Favot “In bici con il codice” di cui abbiamo parlato in passato, e tra gli altri interventi, quello del Prof. Franco Merni Docente della Facoltà di Scienze Motorie dell’Università di Bologna di cui segue una breve intervista.

Professor Merni, il tema centrale degli incontri di Rimini è la mobilità sostenibile. Come si può incentivare l’uso della bicicletta tra i cittadini, soprattutto nelle città?
La questione della mobilità dipende da un insieme di fattori comprendenti abitudini, cultura, infrastrutture e viabilità. In Italia purtroppo abbiamo una carenza di piste ciclabili, di percorsi riservati esclusivamente al traffico per le biciclette. Se spostarsi in bicicletta significa immettersi in un traffico dove si è esposti a molti rischi senza adeguate protezioni è normale che poi si preferiscano altri mezzi di trasporto.

In effetti il ciclista urbano nel nostro paese viene spesso percepito come un utente della strada di serie b. Perché?
In Italia si stanno facendo dei passi in avanti, in molte città si sta incentivando l’uso della bicicletta e in questo senso certamente la Regione Emilia-Romagna rappresenta un eccezione in positivo nel panorama nazionale. Basta però muoversi negli altri paesi europei per vedere come la quantità di piste ciclabili e di biciclette sia notevolmente superiore alla nostra. Un caso limite è quello di Gorizia: come si attraversa l’ex-confine che divideva Italia e Slovenia lo scenario stradale cambia completamente e le piste ciclabili si moltiplicano.

La bicicletta, mezzo ecologista e salutista per eccellenza si pone anche come simbolo di uno stile di vita alternativo, non-consumistico e sano…
Certamente, la bicicletta è un mezzo ecologico in due direzioni: verso l’esterno perché non è inquinante a livello atmosferico e acustico, verso l’interno perché è un ottimo mezzo per mantenersi in forma, per conservare un omeostasi interna, bruciare calorie e tenere bassi i livelli di colesterolo. Scegliere di usare la bicicletta significa quindi rispettare l’ambiente e il prossimo, ma anche voler bene e a sé stessi e al proprio corpo.

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