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Il consigliere per la Bicicletta

Firenze ha un Consigliere per la diffusione della bicicletta. Lo ha nominato il sindaco Renzi che ormai governa il capoluogo toscano da un anno.
Il “prescelto” è il professor Giampiero Gallo docente di econometria finanziaria e microeconometria alla Facolta’ di Economia a Firenze.
Una figura, quella di Consigliere, sicuramente nuova nel novero degli organi e degli strumenti preposti alla diffusione della mobilità ciclistica. Non si capisce infatti come mai non si sia ricorso ai già collaudati  Uffici bicicletta e Bici Plan. In attesa di conoscere le intenzioni dell’Amministrazione in merito e i pareri che emergeranno nel corso dell’incontro pubblico indetto da Firenze in Bici per mercoledì prossimo, abbiamo rivolto al professor Gallo alcune domande. Le sue risposte lasciano ben sperare.

Prof. Gallo lei usa la bicicletta?
Si’ uso la bicicletta ogni volta che posso, per andare a lavoro principalmente con qualche velleita’ di escursionismo nel tempo libero. Non ne faccio uso esclusivo – se devo andare ad insegnare in collina uso la moto per non dare agli studenti l’immagine di un docente grondante sudore. Mio figlio si sposta quasi esclusivamente in bici, lo stesso fa mia moglie, mia figlia e’ un po’ piu’ piccola ma e’ sulla buona strada.

Come ha accolto questo incarico e come lo reputa?
La nomina e’ ancora da perfezionare: nei rapporti con il Sindaco ho sempre ribadito che deve essere un incarico di fattualita’. Il Sindaco non ha bisogno di un “consigliere” (cosa c’e’ da fare e’ una lunga lista che lui ha ben presente) quanto di un’attivita’ di raccordo fra quanto fa parte degli impegni del programma di mandato ( punti 4.11, 5.5 e 13.4) e il suo inserimento nel cronoprogramma della macchina amministrativa.
Abbiamo la fortuna di avere a Firenze varie associazioni di ciclisti (menziono in particolare Firenzeinbici) che hanno accumulato una grande esperienza e competenza in ambito di interventi realizzabili, di problemi da risolvere, di precedenti esistenti in Italia e all’estero. Ho intenzione di avvalermi della loro consulenza su base volontaria per stabilire le priorita’ e le azioni. 

Quali primi passi ha in mente?

Come primi passi, ritengo sia necessario mettere intorno ad un tavolo tutti gli attori che intervengono sulla ciclabilita’ – direzione mobilita’, trasporto pubblico locale e polizia municipale, perche’ a Firenze la bici spesso e’ stata la prima ad essere sacrificata negli interventi di modifica della viabilita’). Mi auguro di arrivare a risolvere in tempi rapidi alcuni problemi derivanti da scarsa attenzione (segnaletica talvolta incoerente, completamento e raccordo fra piste esistenti) e a introdurre delle direttrici ad alta ciclabilita’ per l’attraversamento del centro storico. Ritengo che sia necessario intervenire sulla pulizia delle rastrelliere insieme all’installazione di nuove in modo da eliminare l’impatto sgradevole di ammassi di rottami abbandonati e cercare forme di identificazione per scoraggiare i furti.

Le cose da fare certo non mancano…

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