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I primi provvedimenti del neo sindaco di Pescara, Luigi Albore Mascia (centro destra) fanno storcere il naso a chi sceglie un modo nuovo di muoversi in città. Due colpi secchi nel giro di pochi giorni: prima il pripristino dei parcheggi sui marciapiedi del lungomare e ora l’annuncio della cancellazione della pista ciclabile appena inaugurata, sempre sul lungomare. I parcheggi sulla riviera erano stati cancellati dalla precedente amministrazione (centro sinistra) e per cinque anni è andata così. Sebbene il sindaco abbia annunciato che i vigili urbani sarebbero stati inflessibili, in città si sono riviste scene di dieci anni fa. Auto parcheggiate sulle aiuole o che sfiorano pedoni e ciclisti (che in mancanza di una ciclabile in quel tratto di riviera nord usano l’ampio marciapiede). Al sindaco, poi, non piace neanche il nuovissimo e modernissimo tratto ciclabile appena realizzato sulla riviera, che permette ai ciclisti di pedalare in sicurezza lungo un bel tratto. Per ora si va dal centro città per un paio di chilometri in direzione nord.
Dalle cronache cittadine emerge che il sindaco abbia intenzione di cancellare il tratto realizzato e di non proseguire i lavori. Ma i lavori sono già appaltati. La città, intanto, è divisa: l’accusa al sindaco è di pagare pegno alla lobby dei commercianti e dei balneatori (che appoggiano entrambe le decisioni) e l’opposizione insorge. “I lavori della pista ciclabile sono già appaltati” afferma l’ex assessore alla mobilità del comune di Pescara, ora all’opposizione, Antonio Blasioli.
Il tutto mentre si attende di conoscere il destino del nuovo ponte cilopedonale realizzato sul fiume Pescara.