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La pieghevole della discordia

Ciao a tutti,
sono circa sei mesi che vado al lavoro in bici+treno (Bologna-Ozzano dell’Emilia) e ogni giorno è un’avventura: molto stressante purtroppo. E’ come se  Trenitalia cercasse di disincentivare la mobilità sostenibile.
Non sto a elencarvi tutte le vicende che mi sono accadute, mi pongo e vi pongo solamente alcune domande.
Mediamente in una settimana su dieci treni che dovrebbero avere il trasporto bici solamente quattro ne sono provvisti, quindi mi chiedo: dal momento che Trenitalia chiude il vagone bici nei treni abilitati, quel treno non è uguale a qualsiasi altro treno regionale non abilitato al trasporto di biciclette? E se così è,  allora perché con la mia bici non posso salire su qualsiasi treno regionale o interregionale?
Visto lo scarso numero di treni abilitati al trasporto bici tra Bologna e Ozzano e stanco di sentirmi dire tutte le mattine “il vagone bici è in fondo” e arrivato in fondo “il vagone bici è in testa” etc etc, ho deciso di comprare una bellissima e piccolissima bici pieghevole che chiusa ha queste dimensioni: 55x55x30 cm.
Come potete intuire si tratta di un ingombro più piccolo, non solo di una valigia, ma anche di un borsone da spiaggia.

Convinto di non avere più scocciature ho invece scatenato le ire di tutti gli sceriffi, controllori, capitreno che alla vista di questo pericoloso ordigno iniziano a urlare “di chi è questa bici??!! ha il biglietto??”, si circondano di due poliziotti, tre vice sceriffi (addetti alla sicurezza)  e forti del potere della divisa indossata pretendono il grandioso bottino di 1,7 euro di trasporto bici.
Due giorni fa un ragazzo seduto al mio fianco aveva un valigione che occupava due sedili, una borsa con il pc (un altro sedile) e uno zaino (un altro sedile), però lui non ha dovuto pagare nessun biglietto aggiuntivo.
Visto che sono una persona che si pone molte domande mi chiedo:

perché il mio bagaglio di 55x55x30 cm deve pagare il biglietto?

Cosa ha di diverso una bici piegata da una valigia?
Avrà un potere esplosivo che ancora non conosco? E’ sgradevole da guardare?  E’ per questo che per non pagare il biglietto, va messa in una borsa?
Guardatela sopra in una foto scattata a Londra dove ovviamente non esiste l’ostracismo nostrano … che ne pensate?

Morale mia: andare in bici+treno è dura, molto dura. Lo consiglio solamente a persone veramente testarde, dotate di gran fisico e di ottima tenuta psicologica.

Paolo

19 Comments

  1. Si con la sacca non avrei problemi (forse) ma quello che vorrei evidenziare è cosa cambia se la bici è fuori o dentro una borsa? se Trenitalia mi chiede di pagare un biglietto è a fronte di un servizio che mi viene offerto, nel caso di una normale bici è il vagone portabici che deve allestire per garantirmi il trasporto, ma nel caso di una bici piegata,chiusa,bloccata e non ingombrante quale servizio devo pagare?

  2. Tieni durissimo.E tutte le volte che qualcuno ti dovesse contestare qualcosa massima educazione segnati tutti i dati possibili e poi socializza. E’ ai primi che viene richiesto il massimo dei sacrifici.Vero è, però, che la borsa ti farebbe risparmiare anche i 3.50 € di trasporto. Quanto quota quel giochino che hai preso ?

  3. Ovviamente l’avrai già fatto ma ti consiglio di stamparti la pagina reletiva al trasporto bici del sito delle Ferrovie dello Stato. Confermo, dal sito, che nella sacca è gratis. Così, se ti ricapita di dover discutere, fai vedere quel che dice ufficialmente Trenitalia.

  4. http://www.trenitalia.com/cms/v/index.jsp?vgnextoid=2b9b09296b85a110VgnVCM10000080a3e90aRCRD

    Questo link al sito trenitalia dice esplicitamente che la bici viaggia gratis se sta nella sacca e anche che la sacca vuota si può depositare gratis in stazione (presumo al deposito bagagli). Qualcuno ha mai provato a farlo? Tu Bibì paghi ogni volta che sali sul treno o è compresa nel tuo abbonamento?

  5. La questione vera e’ quella posta da Paolo: perche’ devo mettere in sacca una pieghevole? La sacca è una noia in piu’ per un pendolare…

    io ho un abbonamento annuale e posso salire su tutti i treni predisposti per il trasporto bici normale

    Qui la questione e’ capire se trenitalia “discrimina” le bici pieghevoli perche “ricordano” le tariffe delle bici normali o fa “insaccare” anche uno skate, una tavola da snowbord, un quadro con cornice, una pila di libri tenuti da un elastico come facevo da ragazzo quando andavo al liceo…ecc

    comunque da lunedi’ avro’ anch’io una pieghevole come quella di paolo e ci sara’ da “divertirsi” in due…

  6. Увјерене да нису имали више гњавити Ја уместо унлеасхед је бес свих марсхалс, инспектори, цапитрено да очима ове опасне бомбе почети Вриштати: “Шта је то бике?! Има карту?”, Окружен Дротови два, три замјеник марсхалс (безбедност особља) и јаком снагом униформе носили грандиозан потражујете плен од 1,7 € за превоз бицикала.

    Пре два дана дечак који седи поред мене имала валигионе који окупираном два места, торба са рачунаром (друго место) и руксак (седиште), али он не морају плаћати никакве додатне Терет.

    Будући да је особа која поставља многа питања сам питајте себе:

    ==================

    mortgages

  7. immagino che domattina farsi milano-livorno con la bici con due cambi treni sarà un’odissea allora….

  8. Paolo ha ragione, il punto è che il regolamento di Trenitalia è discriminatorio e arrogante.

    Non varrebbe la pena verificare cosa è previsto negli altri paesi (Francia, Germania, Austria)?… l’unione europea esiste anche per confrontarsi…

    A Londra ad esempio le Brompton sono ovunque, in metropolitana, in bus, sui treni da e per gli aeroporti.

    Proviamo ad allargare i nostri orizzonti.

     

  9. Non ti arrendere Paolo!

  10. Tanto di cappello, Paolo. Io non ce la farei a mantenere la calma di fronte all’idiozia del personale ferroviario (e mi scuso con la categoria per la generalizzazione del caso). In treno si può portare di tutto e nessuno contesta misure e forme del bagaglio ma una bicicletta pieghevole della misura di una valigetta portatile deve pagare: perché? Ha senso che la bici paghi se viaggia come bici ma non se viaggia come bagaglio, o no? La storia della borsa è un’altra follia burocratica che uccide il senso pratico. Come fa un pendolare a girare con la borsa per bici? Assurdo. Spero che qualcuno di Trenitalia apra gli occhi. Resisti, Paolo, resisti.

  11. Segnalo un articolo dal sito della BBC con un bel inventario di commenti su tema bici pieghevoli sui treni (o metropolitana). Non viene richiesto un biglietto supplettivo, molti marcano la necessità di vagoni più ampi per accogliere un sempre maggiore numero di pendolari e di ciclocittadini.
    http://news.bbc.co.uk/2/hi/uk_news/magazine/7372956.stm

  12. E chi si meraviglia più? Arroganza, ignoranza e cervello come optional! Come sempre in Itaglia basta indossare una divisa e un cappelluccio qualsiasi e subito ci si sente autorizzati a rompere i coglioni ma sempre e solo all’utente debole perchè a quello forte si lecca il culo alla grande. Io non trovo spiegazioni logiche per giustificare tali comportamenti, solo stupidità. Anche io avrei certamente già perso la pazienza.
    Paolo santo subito! Visto che hai la fortuna di essere così paziente non mollare, dai del filo da torcere all’infame oppressore! Sperando che pian piano si aggiungano altri portatori sani di bici, pieghevole o no.
    Suggerirei inoltre di usare, al posto della sacca regolamentare, una qualsiasi fetente busta di plastica ciancicata per riporre la bici durante il tragitto in treno. A meno che, e anche qui non mi stupirei, non esista anche un pidocchioso regolamento sulle caratteristiche che deve avere la sacca.
    Alberto

  13. Sono perfettamente d’accordo con Max e Alessandra, andiamo a vedere
    cosa fanno gli altri paesi europei.
    Se il regolamento di Trenitalia è discriminate, arrogante e obsoleto
    bisogna modificarlo.
    Non ho NESSUNA intenzione di fare un solo passo indietro. Quello che voglio è una risposta (intelligente) da Trenitalia in cui mi spieghi perchè un bagaglio a forma di bici, dalle dimensioni di una valigetta, deve pagare il biglietto. E per quale motivo se questo bagaglio assume la forma di borsa non deve più pagare?

  14. Caro Paolo, ti capisco, ……uh! come ti capisco …..

    Io per due anni ho fatto la tratta Imola-Reggio Emilia in treno+bici (normale) e ho subito le tue stesse peripezie con i vagoni bici e la stessa  deludente statistica sui vagoni chiusi o inesistenti. Io avevo fatto pure l’abbonamento annuale perchè comunque il costo era assolutemente accettabile ma alla fine pensavo che sarebbe stato lecito chiedere un rimborso del costo del biglietto + danni per il fatto che avendo pagato un servizio che non veniva erogato ero in diritto di farlo….. ma a chi mi rivolgo e poi io contro trenitalia e treni emilia romagna? Ti posso assicurare che i venerdi sera che tornavo da reggio e non c’era il vagone bici diventava un incubo rimanere sul pianerottolo del treno con 8mila persone in piedi che ti insultavano perchè ingombravo tutto il posto con una “fottuta” bicicletta senza poi raccontarti le scene all’arrivo che obbligavo circa 20 persone a scendere per lasciarmi passare e dovevo pure chiedere io! scusa per il disagio…. Più volte ho scambiato qualche parola con i controllori intelligenti e pure amanti delle biciclette che mi riferivano che a trenitalia non poteva fregare di meno che ci fosse o meno il vagone e che dovevano averlo per obbligo ma nessuno si preoccupava di renderlo utlizzabile anche perchè la chiusura del vagone era dovuta alla loro perenne mancanza di personale….. dipende molto anche dal contratto di appalto trenitalia-treni emilia romagna-regione emilia romagna di cui non sono assolutamente al corrente. Volentieri scriverei una bella A/R a più mani con una serie di “colleghi” almeno per togliermi lo sfizio di vedere cosa ci rispondono.

    FAMMI/FATEMI SAPERE! Una letterina per curiosità da appendere al muro come ricordo non mi dispiacerebbe affatto.

    Sul fatto di quella trasportabile, le informazioni che ti hanno fornito sono assolutamente corrette; il regolamento lo prevede chiaramente per cui non dovresti avre alcun tipo di problema purchè rimenga negli ingombri richiesti e sia in una sacca, inoltre puoi salire su tutti i treni e non solo sui regionali o interegionali. La sacca è menzionata chiaramente nel regolamento e ti posso assicurare che metterla e toglierla dalla sacca non ti prende più di 1-2 minuti ogni volta, per cui è un tempo accettabile, se non hai il tempo per quando arrivi al treno fallo subito appena salito, però ritengo sia corretto. Portati dietro più copie del regolamento e fallo mangiare a quegli idioti ed ignoranti di controllori.

    Hai la mia completa comprensione

    Matteo

  15. Ebbene sì, caro Paolo. La bici ha più che un potere esplosivo, ha un potere sovversivo, dirompente sugli schemi della società dominata dal motore.

    “Come sempre, il futuro si nutre di una consapevolezza chiara del passato. La bicicletta diventa così simbolo di un futuro ecologico per la città di domani e di un’utopia urbana in grado di riconciliare la società con se stessa. […] la bicicletta forse acquista un ruolo determinante per aiutare gli uomini a riprendere coscienza di loro stessi e dei luoghi in cui vivono, invertendo, per quanto li riguarda, il movimento che proietta le città fuori da loro stesse. Abbiamo bisogno della bicicletta, per ritrovare noi stessi, proprio mentre ritroviamo un centro nei luoghi in cui viviamo. La posta in gioco nel ricorso alla bicicletta non è quindi di poco conto. Bisogna capire se, a fronte di un’ascesa galoppante dell’urbanistica che rischia di ridurre la vecchia città a un involucro vuoto, di trasformarla in una cornice per turisti o in un museo all’aria aperta, può invece esserle restituito qualcosa della sua dimensione simbolica e della sua iniziale vocazione a favorire gli incontri più inattesi. Si tratta semplicemente di ridare bellezza al caso, di cominciare a spezzare le barriere fisiche, sociali o mentali che irrigidiscono la città e di ridare senso a una parola, una bella parola: mobilità”.

    E ancora: “il solo fatto che l’uso della bicicletta offra una dimensione concreta al sogno di un mondo utopico in cui la gioia di vivere sia finalmente prioritaria per ognuno e assicuri il rispetto di tutti ci dà una ragione per sperare: ritorno all’utopia e ritorno al reale coincidono. In bicicletta, per cambiare la vita! Il ciclismo come forma di umanesimo”. Tutto questo lo dice Marc Augé nel suo libro “Il bello della bicicletta”.

    Alla luce di tutto ciò se ne deduce che sei, insieme a tutti noi che usiamo l’intermodalità, chi per lavoro chi per turismo, un pericoloso sovversivo.

    Se poi vogliamo buttarla in politica, possiamo dire che in Italia tira una brutta aria per chiunque sia fuori dagli schemi di una società benpensante e piccolo borghese: immigrati, coppie di fatto, omosessuali, disabili, poveri, intellettuali senza tessera di partito (ad onor del vero mal tollerati in modo assolutamente bipartisan). Ultimi, ma non ultimi, i ciclisti e le loro bici. Basti vedere i recenti provvedimenti del governo sulle violazione del codice della strada da parte dei ciclisti.

    Tutto questo per dirti: coraggio, non ce l’hanno con te, ma con chiunque è portatore di un’altra visione del mondo.

    “Sarebbe bello se la bicicletta potesse diventare lo strumento silenzioso ed efficace di una riconquista delle relazioni e dello scambio di parole e sorrisi!”, è ancora Augé a parlare.

    Temo, che di questi tempi, ci sia poco da sorridere.

    Ciao

    http://www.giuseppefornaro.blogspot.com

  16. Caro Paolo, tieni duro. Questa mentalità provinciale, none deve vincere. Quello che mi sconforta è che in altri paesi ci sono tantissimi esempi di civile convivenza con le biciclette, non solo si cerca in ogni modo di incentivare l’uso di tale mezzo nelle attività quotidiane. A Londra se non mi sbaglio le bici possono condividere la strada con in mezzi pubblici dove non esistono piste ciclabili. Sono di rientro da una permanenza in California dove le piste ciclabili si estendono nelle Freeway, non solo, gli autobus sono muniti di rastrelliera per il trasporto biciclette. Qui invece, nemmeno il costante aumento della benzina schiarisce le idee…

  17. Sì, Paolo ha ragione al 100 % e mi raccomado non mollare ! Ciao.

  18. Ritorno alla domanda iniziale. Ma quanto costa quel giochino pieghevole, comprensivo di sacca, of course ?

  19. Ciao Paolo,

    Resisti!!
    una info… puoi darmi dettagli sulla bici? è bellissima!! 🙂

    ciao, Andrea

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